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Un libro, un percorso di vita: una vita che tanto ha tolto e tanto ha dato e che comunque si vorrebbe infinita; una vita da tenere tra le mani e appoggiata sul core, una vita in parte tra le nuvole, ma con i piedi ben attaccati alla terra, una vita piena di amore e anche di dolore; una vita alleggerita da gioie immense, ma spesso furtive, che si vorrebbe condividere con il mondo.
Lo storico e scrittore veneziano ci parlerà del suo libro: “Serenissime. Le donne illustri di Venezia dal medioevo a oggi” edito da Biblioteca dell’Immagine
Venezia è femmina. Tra le tante città rappresentate da leoni, destrieri, volatili – maschi e crudeli – la Serenissima si contraddistingueva per essere raffigurata in forma di giustizia: femmina e misericordiosa. Era una repubblica e non un regno, governata da una classe sociale, i patrizi, e non da una famiglia. Forse è per questo che a Venezia le donne hanno trovato più spazio che altrove. Non bisogna fraintendere: la parità fra i sessi era al di là da venire, ma nella millenaria storia della repubblica si susseguono figure femminili che hanno ricoperto un ruolo fondamentale negli avvenimenti della loro epoca e in quelli successivi.
Questo libro ripercorre le vite di dodici donne, dal medioevo ai giorni nostri: da Marietta Barovier, la vetraia che inventa le perle di vetro colorate, a Patty Pravo, la cantante da 110 milioni di dischi. Alcune di loro sono figure di cui tutta Italia dovrebbe andare fiera: Elena Lucrezia Corner Piscopia, la prima laureata del mondo, Elisabetta Caminer, la prima direttrice di giornale in Italia, Giuliana Coen Camerino, la creatrice del made in Italy. Quasi tutte però hanno un tratto comune: sono state più o meno dimenticate. Questo libro vuole mantenerne viva la memoria.
Così Alessandro Marzo Magno descrive se stesso: veneziano, cronista. “Sì, certo, fino a qualche anno fa facevo il cronista in senso proprio: lavoravo in un settimanale, “Diario”, e mi occupavo di esteri. Scrivevo reportage nello spazio.
Oggi invece pubblico libri di divulgazione storica. Scrivo reportage nel tempo.
La tecnica, però, è sempre la stessa: andare, vedere e riferire. Si può viaggiare a migliaia di chilometri di distanza, oppure rimanere fermi al proprio posto e viaggiare nel passato grazie ai libri e ai documenti d’archivio. Poi si riferisce.
L’obiettivo comunque è il medesimo: affascinare chi legge e farsi capire attraverso un linguaggio chiaro, lineare. Mi sono anche dato un altro fine: far comprendere che la storia è divertente, appassionante, non si limita affatto a un susseguirsi di date, di battaglie e di morti, come purtroppo spesso viene propinata. Ho scritto una quindicina di libri, prima con la casa editrice il Saggiatore, poi con Garzanti. Sono stato finalista del premio Bancarella cucina, finendo secondo dietro a Joe Bastianich. Sono nato e cresciuto a Venezia, mi sono laureato in storia veneta all’università di Venezia, e questo mi ha insegnato ad amare il bello, a cercare le radici, a indagare nel passato. Ho vissuto a Vicenza e a Vienna, vivo e lavoro tra Milano e Trieste; ho imparato a essere aperto sul mondo, a capire la frontiera, e quanto la convivenza sia difficile e precaria. Ho conosciuto, da giornalista, la guerra nei Balcani e ho capito che il nazionalismo è la peggior peste che abbia afflitto l’Europa dalla seconda metà dell’Ottocento ai nostri giorni.
Ho insegnato all’università Statale di Milano: per due anni (2014 e 2015) ho curato un laboratorio semestrale di storia del cibo. Ho tenuto svariati incontri e lezioni sul tema cibo e guerra, una anche all’università di Lubiana (Slo), in inglese.
Scrivo ancora, seppur poco, nei giornali: di carta (Focus Storia) e online (Gli Stati Generali).
Sono uno degli ospiti fissi della trasmissione Geo & Geo, e ho partecipato a parecchi altri programmi radio e televisivi, sia rai, sia di emittenti private.
Sono sposato con Miriam e ho due figli, Marco e Peter.”
La biografia romanzata di Luisa Spagnoli, la donna che nella sua vita inventò tutto. A lei si devono la creazione del Bacio Perugina, della caramella Rossana, e della casa di moda che ancora oggi porta il suo nome. Ad una vita pubblica di successo si aggiunse una vita privata intensa e modernissima, veramente da romanzo.
Maria Letizia Putti, nata a Roma, risiede a Sutri (VT). Compiuti gli studi classici al liceo T. Tasso di Roma, si è laureata in Archeologia e topografia medioevale. Ha svolto attività di ricerca per l’università La Sapienza di Roma, pubblicando Lazio medioevale con la Multigrafica editrice. Per la RAI (Servizi giornalistici e programmi per l’estero) ha scritto alcune serie di testi radiofonici sulla musica classica. Professore di storia dell’arte e materie letterarie nei licei statali, per alcuni anni ha lavorato presso l’Istituto centrale di patologia del libro; dal 1985 è bibliotecaria presso l’Istituto superiore di sanità, in cui si occupa di periodici scientifici e del Fondo libri antichi e rari.
Il tempo libero (poco) lo dedica alla lettura, alla scrittura (dopo molti scritti tecnici, da qualche anno scrive romanzi), alla musica e ai viaggi.
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Pronti a tutto per le biblioteche scolastiche! Dal 22 al 30 ottobre 2016 donare un libro vale doppio, vieni in libreria e dona un libro alle scuole gemellate con noi, gli editori raddoppieranno le vostre donazioni. Vi aspettiamo numerosi.
VI INVITIAMO
alla presentazione del libro
Venezia un mondo intero
di Mario Anton Orefice
giovedì 9 giugno 2016 ore 18.15
presso la nostra libreria
Presenterà l’Autore Cecile Rousset di Vivovenetia.
La pubblicazione, disponibile anche nella versione inglese, parla di
una Venezia meno conosciuta, quella di Palladio, delle biblioteche, degli artigiani, delle pietre
con cui sono realizzati mosaici e monumenti, dei luoghi della musica, dei paesaggi letterari…
“Il libro è un geniale atto amorevole nei confronti di Venezia;
straordinario il capitolo Istruzioni per perdersi.”
Arrigo Cipriani